Quegli anni del Novecento
Romanzo di Giuseppe Paradiso
Edizioni Agorà 2015
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO
Quegli anni del Novecento è un romanzo che completa una trilogia, dopo Romanzo Siciliano, e Il Garibaldino. Questo nuovo romanzo che presento stasera ha come sfondo il periodo delle due dittature che sconvolsero il mondo e segnarono la vita di milioni di persone.
Il Novecento è stato un secolo complesso.’Fatto di scoperte tecnologiche e scientifiche,di rilevanti avanguardie artistiche e culturali, ma anche un secolo funestato da due grandi guerre, la prima con dodici milioni di morti e la seconda con oltre quaranta. Tuttavia all’inizio la prima guerra mondiale procurò entusiasmo ed ebbrezza in tutte le nazioni.
Le avanguardie intellettuali annoiate da anni di pace odiavano la vita borghese e videro nella guerra, su l’onda dei Futuristi, una risorsa vitale. Roberto, figlio della Sarfatti morì durante il conflitto. Il secolo breve fu nefasto, disumano,scosso da idee deliranti, e brutali, da persecuzioni razziali, da oppressioni ideologiche, da farneticanti filosofie nazistofile. Yvonne Sherratt I filosofi di Hitler. Boringhieri- Max Wund,Martin Heidegger, Alfred Rosemberg,Karl Schmitt, Richard Wagner(che odiava il modo di parlare nasale dei semiti)pubblicò un articolo contro gli ebrei dal titolo Gli Ebrei e la musica. Wagner imputò il suo insuccesso parigino al dominio delle opere dei compo- sitori ebrei Meyerbeer e Mendelsson (di famiglia di banchieri ebrei).
L’antigiudaismo non inizia con i Nazisti.
In Germania parte da Lutero ed è in seguito in Rousseau, in Voltaire e tra il 700 e l’800 ha molti promotori in Kant, Fichte, Hegel, Feuerbach.
La vicenda descritta nel romanzo è, tra l’altro, la storia (immaginata) dell’amicizia tra Mussolini e il barone Niccolò Orsini personaggio di fantasia.
Mussolini si serve di Niccolò per conoscere i segreti di Hitler. Lo fa trasferire in Germania dove l’Orsini ha modo di apprendere molti retroscena del nazismo e della politica. Le vicende di Niccolò e di suo figlio Alberto, sono lo spunto per far conoscere ciò che accadde in quegli anni.
La storia di Niccolò Orsini ricorda l’amicizia di Mussolini col giornalista Luigi Romersa che il duce mandò in Germania per appurare intenzioni e programmi di Hitler.
Il romanzo racconta, tra eventi bellici e politici, anche avventure amorose, intrighi familiari, le vite di uomini e di donne condizionate dalla guerra . Assieme alle vicissitudini dei protagonisti del romanzo, vengono in luce vicende di personaggi storici; fatti e misfatti poco noti ma realmente accaduti.
Il romanzo è dunque un panorama di ciò che accadde nella prima e nella seconda guerra mondiale.
Poiché la storiografia ufficiale spesso tralascia o nasconde avvenimenti “scomodi” che così restano ignorati, creando un vuoto nella comprensione dei fatti, ho cercato, narrando le vicende dei protagonisti del romanzo, anche di mettere in luce i lati scuri di quel periodo. Tra essi il poco noto progetto Lebesborn.
Se la prima parte del Novecento fu dominata dal nazismo, il nazismo non cessò di esistere, come si crede, con la fine della guerra.
Gerarchi nazisti e spie del Reich essendo contro gli ebrei furono accolti e protetti dagli arabi ( che odiavano gli ebrei così come li odiavano i nazisti) e poterono nascondersi nei Paesi mussulmani, che erano feroci nemici di Israele, perché collaborassero nella lotta contro gli Israeliti.
L’Egitto si circondò di alti militari nazisti dai quali apprendeva le tecniche antisioniste .
Molti scienziati nazisti furono invitati in America a collaborare alla ricerca scientifica; durante il periodo della guerra fredda, militari di alto grado e spie naziste, con esperienza di spionaggio nei segreti militari dell’Urss, invece di essere giudicati e condannati come criminali di guerra, vennero inquadrati nei servizi di sicurezza americani per collaborare con la Cia e indagare sui piani militari russi.
Il romanzo mostra pure come le popolazioni sono state conniventi con i regimi. I tedeschi sostennero Hitler cercando di non vedere i crimini che venivano perpetrati.( Ma poiché vi furono 10.000 campi di concentramento e sterminio, è ridicolo sostenere che i tedeschi non se ne accorsero)! Daniel Goldhagen;Volenterosi carnefici di Hitler. Mondadori
In quanto agli Italiani, essi plaudirono senza riserve i progetti bellici di Mussolini. Tuttavia, come accadde in Italia, anche in Germania vi furono concreti dissensi al nazismo. In Germania alcuni alti militari tentarono di togliere di mezzo il Fuhrer e non essendovi riusciti furono tutti fucilati
Il Italia il dissenso al fascismo fu sottolineato dai partigiani. Durante la Repubblica di Salò, il governo fascista, per attirare proseliti propose idee non fasciste ma socialiste, e anti borghesi tanto che ad essa aderirono intellettuali, che, però finito il regime fascista, cercarono di far dimenticare la loro adesione al fascismo.
Il libro se pur in forma romanzata, è scritto affinché non si perda la memoria di ci ò che accadde in quei folli decenni, dando la misura di quanto possa essere perverso il potere e spietata la politica.
Anche se tratta tanti eventi complessi “Quegli anni del Novecento “resta pur sempre un romanzo di facile lettura, scorrevole e attraente e spero, anche, istruttivo.
GIUSEPPE PARADISO
RECENSIONE DI Quegli anni del Novecento
Sulla Rivista FORMAZIONE PSICHIATRICA
Con il romanzo “Quegli anni del Novecento”, uscito a maggio 2015, edito dalla casa editrice Agorà,Giuseppe Paradiso ha completato, dopo “Romanzo Siciliano” e “Il Garibaldino”, una trilogia sugli eventi che vanno dall’Unità d’Italia alla fine della seconda guerra mondiale.
Quegli anni del Novecento racconta storie d’amore, avvenimenti bellici e politici dall’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale alla fine della seconda.
Il romanzo mette in luce la psicologia di molti personaggi dell’epoca, raccontando episodi della vita di giovani e di anziani, in trincea e nelle abitazioni di lusso, tra balli e ricevimenti come era uso allora. Lo sfondo nel quale si dipanano le vicende è quello del periodo delle due dittature che sconvolsero il mondo e segnarono la vita di milioni di persone.
Poiché la storiografia ufficiale spesso tralascia o nasconde avvenimenti “scomodi” che così restano ignorati, creando un vuoto nella comprensione dei fatti, Giuseppe Paradiso, narrando la vita dei protagonisti dell’ epoca e gli eventi sociali che ebbero come sfondo la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, mette in luce i lati oscuri e meno conosciuti dei personaggi che furono in primo piano in quel periodo. E così vengono in evidenza,tra l’altro,anche le vite intime di Mussolini e di Hitler, le loro stravaganze e i crimini dei loro regimi
Come se tutto ciò che è successo non avesse insegnato nulla, oggi sembra essersi persa la memoria di quei disastri e, mentre si sta nuovamente oscurando l’orizzonte mondiale, non si fa nulla per bloccare seriamente i pericoli che da ogni parte del mondo tendono a creare le condizioni e i presupposti di altre catastrofi .
Il libro, in forma romanzata,tiene a mettere in luce i costumi e le forme di vita sociale di quel periodo ed è stato scritto affinché non si perda la memoria di ciò che accadde in quei folli decenni. Serve inoltre a dare la misura di quanto possa essere perverso il potere.
Vincenzo Rapisarda